Tramonti Scarlatti

Contro gli stereotipi

« Older   Newer »
  Share  
John Ruskin
view post Posted on 17/12/2008, 17:45 by: John Ruskin




Mi spiace non sapere come fare le quote multiple...il mio concetto sarebbe stato nettamente più leggibile. Chiedo venia e vado per gradi.

Le giustificazioni di un abbraccio sono limitate solo alla mente di chi crea il personaggio: se un dirigente d'azienda arriva in alto esulando gli schemi della società, può essere tranquillamente definito un capobranco ribelle, come ho già detto nel precedente post. A un gangrel, specie a quelli sensati che sanno benissimo che nella società vampirica non si campa di sole botte e minacce, serve più uno così che l'ultimo sborone di via Tommaso Gulli, senza contare che costui avrebbe tutte le caratteristiche "di base" ( quindi non "totali", ma solo basilari) che il clan richiede: mancata sottomissione alle regole e capacità di emergere sugli altri. Il discorso dei "vantaggi" mi pare il perfetto concetto di stereotipo che avevo in testa: il gioco è nell'interpretazione, si prenda un videogame se si vuole essere il vampiro super figo con le due katane d'argento e l'impermeabile di pelle rosso che distrugge i suoi avversari con o sguardo (cit. Manuale del Narratore). Sia io che mora siamo saliti di rango con le parole, non con ascendente, che certo, avrebbe dato una mano, ma che è stato tenuto come arma segreta, come ogni vampiro dovrebbe fare (sempre scritto sul manuale del narratore).
Le stesse limitazioni mentali fanno vedere come statica e ripetitiva una setta come la camarilla: anche qui ci si è sempre fissati sul film del principe contornato da pagliacci che potrebbe distruggere con un dito, non si è quasi mai ( dico "quasi" perchè nella cronaca attuale un tentativo lo si sta facendo) suddiviso il gioco in più livelli, non c'erano le fazioni politiche, i giovani contro i vecchi, la lotta per i background...Ho quasi sempre visto solo il principe e gli amici del principe contro i nemici che vogliono usurparne il potere...chi vince sceglie chi comanda e il giochetto ricomincia (questo anche nel requiem eh!...magari avesse evitato almeno quello).
Esperimenti che esulassero da questa visione non sono mai stati effettuati, rafforzando l'idea che il masquerade possa essere riassunto in: il sabbat attacca...dobbiamo mandare i bruja e i gangrel a fermarli nei confini, stando attenti ai licantropi nelle campagne. Ridicolo. La camarilla combatte sfruttando i mortali e talvolta anche gli altri esseri sovrannaturali, essendo la razza che ha più ascendente sulla creatura più forte del mondo di tenebra: l'essere umano. Ma anche questi sono aspetti destinati a rimanere nelle chiacchiere da gioco da tavolo, come gli infra in luoghi pubblici fingendo di sorseggiare tea e complottando contro i nemici ( quelli che come loro sanno manovrare le influenze...non quelli che fanno scoppiare le bombe a s.arcangelo di romagna -.-).
Del Requiem salvo il regolamento, come già detto, e l'aspetto religioso, che però non fa altro che inserire una nuova dicotomia e nulla più: megera contro lancea, invictus contro carthiani e ordo dracul. Lo so che possono ANCHE giocare assieme, ma l'esperienza insegna che quella è un'eccezione, che fa sì che nel requiem si abbiano camarilla, camarilla 2, sabbat, sabbat 2 + una setta indipendente. L'unica innovazione degna di nota che ho visto è stata la nascita di un movimento satellite di vampiri che credevano sia nei precetti dell'una che dell'altra setta, portata avanti però da un bravo interpretatore, Mirko Mitta, non da un giocatore "obbligato" dal manuale.
Poi ognuno per gusti proprio sceglie quello che vuole, ma sinceramente non penso che un bravo giocatore di ruolo abbia bisogno di un manuale che lo obbliga a creare un personaggio personalizzato: è già in grado di per sè di fare una cosa del genere.
Per gli esempi circa i personaggi:
- Sottile all'epoca non aveva letto il manuale sabbat,nè sapeva dei ventrue antitribù, ergo il fatto che abbia pensato ad un ventrue rimasto in torpore e più interessato a prendere il potere con le botte che con i compromessi e da ritenersi una sua idea, non fornita da un manuale.
- Rafael non pestava affatto: lo ha sempre lasciato intendere nei modi di fare e forse a inizio cronaca la scheda era adatta a permetterglielo, ma subito dal secondo mese a creato una forza cittadina che dominava mediante il controllo delle influenze più che con la violenza. Faceva ciò che un vampiro dovrebbe fare: bluffare, minacciare, promettere, ma mai agire in prima persona e direttamente.
- Schneider: è un malkavian. Ma non viene in pigiama, non dice frasi senza senso, non ha il cappello coi sonagli in testa. Ha due disturbi psicologici comuni, quello magari abusato della schizofrenia e quello, qui sta l'originalità, della timidezza sfociante in balbuzie. Non ho idea del background, nè della scheda, ma a livello interpretativo non posso davvero non lodarlo, attualmente è l'unico malkavian che ho visto che possa fare un infra in luogo pubblico mantenendo il costume che indossa al live.

Questo è quanto, non mi va di trascinarmi per pagine e pagine di botta e risposta, spero che il mio pensiero si sia inteso.
 
Top
40 replies since 17/12/2008, 13:28   653 views
  Share