Tramonti Scarlatti

Contro gli stereotipi

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Crenshaw83
view post Posted on 17/12/2008, 13:28 by: Crenshaw83




Tralasciando le aberaggini delle discussioni passate, volevo prendere in esame un esempio fatto da non ricordo chi (credo russo...) su cui concordo poco. Sottolineava come nel requiem ci fosse la possibilità di caratterizzare meglio i personaggi, portando come esempio alcuni personaggi, del medesimo clan ma con differenze abissali. Non ho aperto questa discussione per contraddire questa affermazione, ma solo per evidenziare una cosa a mia volta: questa opzione c'è anche nel masquerade. Salvo aveva creato uno splendido gangrel della lancea, ma è stato salvo a farlo, non è che il requiem lo abbia agevolato in tal senso. La gente, forse per mancanza di tracce scritte, tende spesso a cadere nello stereotipo del modello base fornito dal manuale, che appunto si propone di fornirti una sorta di scheletro, di linea guida, non di personaggio finito.
E quindi ecco che si vengono a vedere i Brujah sempre pestatori e sempre sceriffi, i gangrel disadattati sociali e i ventrue rigorosamente in giacca e cravatta.
Fortunatamente a Ravenna si sono viste varie eccezioni (cito Rafael, Duval e il prof. Schneider perchè mi sono piaciuti particolarmente, ma non sono gli unici...), ma che sono appunto ancora eccezioni.
Il messaggio che vorrei mandare è che non ci sono limiti alla creazione del personaggio e che i gangrel dirigenti d'azienda o i ventrue combattenti non sono mosche bianche: alla fine un dirigente non è forse una sorta di capobranco? e un capitano dell'esercito non è forse un leader, anche se non guadagna 10 000 euro al mese?
 
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40 replies since 17/12/2008, 13:28   652 views
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